martedì 10 marzo 2009

17. Navigando sulla mia chiatta

Mentre pranzavo al Cristorante, noto locale gestito da Gesù, pensai che fosse giunto il momento di fare la rivoluzione. Pagai il conto e andai a prendere il caffè nel locale a fianco, il Bar Abba, gestito da quattro svedesi e un palestinese. Non mi piaceva scegliere tra Cristorante e Bar Abba, se potevo li frequentavo entrambi. Al bancone incontrai Simona Ventura e le manifestai le mie intenzioni rivoluzionarie.
- Cosa intendi fare nel concreto? – mi domandò la Ventura.
- Negarti - risposi io.
- Hai detto annegarti? – chiese Simona preoccupata.
- No – risposi.
- Ah – disse lei.
Pagai il conto e uscii all’aria aperta. Ero certo del fatto che la Terra fosse piatta, così presi la mia chiatta e remai fino alla fine del mondo. Qui mi sporsi sull’orlo del precipizio e sputai. Tornai a casa felice. Frank Sinatra mi aspettava sul pianerottolo. In mano teneva delle maschere. Me le mostrò. Erano i volti di Tom Selleck, di un noto papa contemporaneo, di Madonna, di Simona Ventura, di Ugo Tognazzi, di Arnold Schwarzenegger, dell’Ultimo dei Mohicani, di Gesù, di Ralph Macchio e di molti altri personaggi. In ultimo Frankie si levò anche la maschera di Frank Sinatra. Mi guardai negli occhi. Fuori la pioggia di rane era finalmente cessata. Mi rilassai e mi addormentai. Nel sogno avevo il controllo pieno delle mie facoltà, potevo decidere di fare ciò che volevo. Decisi di addormentarmi.

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